1958 - Il grande tempo (Fritz Leiber)

Inviato da Salfior il Mer, 04/20/2022 - 18:44
Edizione
1958 – Los Angeles (16º Solacon)
Opera
Il grande tempo (The Big Time)
Descrizione opera

Soldati provenienti da tutte le epoche note (e ignote) della storia si danno appuntamento in un saloon extratemporale che si trova al di fuori dell'universo e in cui affascinanti entraineuses pensano a ristorare il morale della truppa. E' in corso la più radicale e apocalittica delle guerre, quella dei Cambiamenti, e le due misteriose fazioni dei Ragni e dei Serpenti non danno tregua alla realtà, che di battaglia in battaglia viene inesorabilmente modificata. Questo capolavoro di Fritz Leiber, giustamente insignito del premio Hugo come miglior romanzo, è un gioiello della fantascienza moderna.

da http://www.mondourania.com/urania%20classici/uraniaclassici%20221-240/uraniaclassici224.htm

Autore
Fritz Leiber
Biografia
leiberjr-sr
L’attore Fritz Leiber Sr, sulla sinistra in abiti di scena, e a destra un giovanissimo Fritz Leiber Jr all’epoca in cui recitava nella compagnia shakespeariana del padre prima di affermarsi come scrittore – anno 1935 circa.

Fritz Reuter Leiber Jr (1910-1992) nacque a Chicago, figlio di Fritz Sr, celebre attore shakespeariano. Muovendosi sempre con grande disinvoltura in tutti i generi del fantastico, dall’horror alla fantascienza alla fantasy, iniziò la carriera alla fine degli anni Trenta nei pulp magazine UnkownWeird Tales e Astounding Science Fiction.

Accolse la lezione di H.P. Lovecraft (con il quale rimase in contatto epistolare per diversi mesi) ma imboccò da subito sentieri artistici molto personali facendosi un nome nel campo dell’horror con il romanzo Ombre del male(1943) e la raccolta Neri araldi della notte (1947), che comprende i suoi racconti più noti e celebrati, e in quello della fantascienza con il romanzo L’alba delle tenebre(1943). Nella fantasy creò il sottogenere della sword and sorcery, variante scanzonata della fantasy eroica, con i due furfanti Fafhrd e Gray Mouser protagonisti di un ciclo di avventure composto in totale da sette libri.

Alternando periodi di grande creatività ad altri più bui per la dipendenza dall’alcol, continuò a pubblicare racconti e romanzi per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta sulle riviste più importanti come Galaxy e MF&SF, vincendo numerosi premi letterari, fra cui due volte l’Hugo Award come miglior romanzo per Il grande tempo (1958) e Novilunio (1964).

Alla fine degli anni Sessanta, rimasto vedovo, si trasferì a San Francisco dove rimase fino alla fine continuando a scrivere, con frequenza sempre più diradata, opere di narrativa cupe e introspettive, prevalentemente horror. È di questo periodo il suo romanzo più importante: Nostra signora delle tenebre (1977).

Fra quanto è stato pubblicato in volume in Italia, ricordando che molte opere sono uscite nel tempo anche su Urania, segnaliamo: 

  • Novilunio (Libra, 1972) (Premio Hugo '65), 
  • Ombre del male (Nord, 1972), 
  • Il grande tempo (Nord, 1975) (Premio Hugo '58), 
  • Il mondo di Nehwon (Nord, 1977), 
  • L’alba delle tenebre (Nord, 1978), 
  • Nostra signora delle tenebre (Nord, 1978) (World Fantasy Award '78), 
  • Neri araldi della notte (La Tribuna, 1979), 
  • Il meglio di Fritz Leiber (Siad, 1979), 
  • Spazio, tempo e mistero (Mondadori, 1987), 
  • Spazio, tempo e altri misteri(Mondadori, 1991), 
  • Occhi d’ombra (Mondadori, 1991), 
  • Luce fantasma (Interno Giallo, 1991).

 

da https://www.cliquot.it/fritz-leiber-1919-1992/

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